Ieri mattina a Palazzo delle Aquile, il sindaco Leoluca Orlando insieme agli assessori alla Mobilità e all’Ambiente, Giusto Catania e Sergio Marino e ai presidenti della partecipate ed al Capo area dell’Innovazione ha presentato il piano di azione contro l’inquinamento in città, redatto anche dopo un recente studio che ha compreso alcune rilevazioni sul traffico cittadino fino alla fine di giugno.
Il risultato dell’indagine, effettuata dall’amministrazione comunale in collaborazione con Arpa, Asl e Università, ha tracciato un quadro scientifico sulle criticità dell’inquinamento su tutto il territorio palermitano, da cui è appunto scaturito il Piano d’azione per il contrasto del fenomeno a difesa della salute pubblica.
La ricerca condotta ha evidenziato in particolare alcuni importanti elementi tra cui certamente spicca la presenza pressoché costante di smog sul centro storico, l’alto inquinamento atmosferico ed acustico sovrapposto alle aree di maggior transito veicolare, l’abuso dell’auto privata (usata dal 51% dei cittadini per la mobilità personale).
E’ stata quindi stilata la mappa delle aree a più alta densità di inquinamento atmosferico, che corrispondono quasi sempre con quelle a maggiore traffico automobilistico, ed è stato redatto un piano di intervento su tre settori strategici: trasporti, ambiente e verde.
Il Piano adottato dalla Giunta mira quindi ad individuare azioni congiunte, organiche e multidisciplinari sia nel breve che nel lungo periodo, programmando gli interventi e le sinergie di tutti quei soggetti che sono chiamati a dare risposte al problema. Non a caso, si istituirà un Tavolo di coordinamento che coinvolgerà diversi settori dell’Amministrazione e soggetti esterni ad essa: Ambiente, Verde, Mobilità/Traffico, Urbanistica, Polizia Municipale, RAP, ARPA, ARTA, ASP, UNIPA, CNR.
Ogni anno si farà il punto della situazione a seguito del costante monitoraggio della qualità dell’aria in città.
In particolare, l’introduzione della Ztl, con un contestuale ampliamento delle piste ciclabili, il rafforzamento della mobilità dolce ed il potenziamento del servizio pubblico e un netto potenziamento anche delle piantumazioni in città.
Sul fronte del potenziamento del trasporto pubblico, oltre agli interventi già messi in campo col tram, l’acquisto di nuovi bus anche scolastici e la riorganizzazione delle linee, entro i prossimi tre anni saranno acquistati 100 nuovi autobus di cui 58 a metano, così suddivisi:
2016: 21 bus Euro 6 a Gasolio
2017: 58 bus a Metano
2018: 21 bus a Euro 6 a Gasolio
Per quanto riguarda il Tram è stato richiamato quanto annunciato nei giorni scorsi circa l’avvio della fase progettuale per la realizzazione delle nuove linee e la consultazione pubblica
Sul fronte della mobilità dolce, il piano prevede di ampliare dagli attuali 19 km ad oltre 144 km la rete complessiva delle piste ciclabili o corsie protette/accessibili ai ciclisti
Il piano prevede anche alcuni passaggi eventualmente da programmare nel caso in cui gli sforamenti nei livelli di polveri sottili dovessero essere ripetuti per più giornate. Si andrà dalla limitazione alla circolazione in centro anche per mezzi Euro 3 al potenziamento del servizio di lavaggio strade fino al blocco totale della circolazione.
Sul piano degli interventi sul verde urbano, oltre alla lista di quelli già effettuati negli anni e alla loro sistematizzazione grazie alla introduzione del Catasto urbano degli alberi, è stato presentato il piano delle piantumazioni, che prevede che entro dicembre 2016 siano in totale oltre 2.000 i nuovi alberi messi a dimora in città.
“Gli alberi apportano benefici all’ambiente urbano sotto diversi profili tecnici – dall’assorbimento di Anidride carbonica alla riduzione della temperatura – ma anche sotto il profilo psicologico per il miglioramento della vivibilità delle aree interessate.”
Per il sindaco Orlando “il livello di inquinamento atmosferico e acustico a Palermo, determinato dal traffico, tocca
ormai una soglia di assoluto allarme. La radiografia che emerge dal Piano è impietosa e ci dice che Palermo è tra le città italiane ed europee che presentano situazione emergenziale di inquinamento atmosferico necessitando l’attivazione di adeguate azioni per tutelare la salute dei cittadini. Per questo – prosegue il sindaco di Palermo – bisogna intervenire per limitare e scoraggiare l’utilizzo del mezzo privato , liberando alcune zone del nostro territorio dal traffico con un contestuale aumento delle aree pedonali e con una più ampia programmata piantumazione di alberi in città.
“Abbiamo avuto una ulteriore conferma scientifica – ha detto Catania – di quanto già rilevato dalle centraline della RAP circa la diffusione in aria di numerosi inquinanti ed abbiamo avuto conferma della corrispondenza fra inquinamento atmosferico e acustico e traffico veicolare.
Sono dati che impongono di rafforzare le politiche di contrasto all’inquinamento connesse alle limitazioni del traffico. Continueremo quindi sulla pedonalizzazione, sulla mobilitò dolce. La Ztl è una di quelle misure che ci consentirà di limitare la pressione dei mezzi privati in città”
Per l’assessore all’Ambiente, Sergio Marino, “il piano è di grande importanza che non solo perché certifica il lavoro già effettuato dall’amministrazione comunale ma soprattutto detta le strategie future sulla sostenibilità ambientale che riguarda il traffico, il verde e il sistema di gestione ambientale.”
Dal link in basso è possibile scaricare il PIANO integrale: LINK
Si fanno nuove piste ciclabili mentre quelle vecchie vengono abbandonate al posteggio feroce e ignorante. Una su tutte, quella di Mondello, invasa nella stagione estiva dalle macchine dei palermitani che hanno fretta di arrivare sull’affollata battigia. Peccato.
I carissimi signori, tutti quanti, quali interventi pensano di effettuare per eliminare la quotidiana paralisi di viale Regione?
E’ necessaria una vera tangenziale, è inutile che la politica faccia finta che il problema non esista. Dopo il passante ferroviario , urge il passante autostradale dedicato esclusivamente al traffico di passaggio (in primis mezzi pesanti) sulla direttrice Messina – Trapani. Si deve liberare la città di Palermo almeno da questa schiavitù del traffico altrui ( oltre che pensare seriamente a regolamentare il traffico interno).Anni fa, Anas e Provincia brindarono davanti al progetto già pronto, poi calò come al solito il nulla cosmico e buonanotte ai suonatori.
Assolutamente d’accordo …anello ferroviario, metropolitana e tangenziale .. e non tram in ogni angolo della città indiscriminatamente!
Assolutamente in disaccordo con la pedemontana del dissesto idrogeologico. Si pensi semmai a mettere in trincea il tratto fra lo svincolo Leonardo da Vinci e corso Calatafimi, creando delle uscite a rampa in corrispondenza di Pitrè e Perpignano. E siamo in attesa di ponte Corleone, svincolo Brancaccio, svincolo Francia e tunnel circonvallazione-porto, con relativo interramento di foro italico e via Crispi. Cerchiamo di batterci per le opere giuste come un anello autostradale che colleghi mare e monti, anziché aggiungere altre opere devastanti che lascerebbero intatto il problema della divisione in due della città.
Se lo scopo principale di questo piano fosse effettivamente la salute dei cittadini, al di là delle diverse criticità, sarebbe certamente un ottima cosa. Purtroppo il vero scopo era un altro e cioè dare una base “scientifica” alla tassa ZTL, che ormai è diventata una vera ossessione per il nostro sindaco Non capiamo perché si continua a parlare di tassa ecologica mentre il vero scopo è quello di salvare l’AMAT e l’esperienza del tram a Palermo. Perché Orlando onestamente non ammette che la Tassa ZTL e la salvaguardia dell’ambiente sono due cose diverse. Se si vuole combattere il traffico privato basta che metta una tassa per tutti i residenti e rendere i trasporti pubblici ( compresi i tram) gratuiti. Quando l’ AMAT di Palermo ( insieme a Catania) è all’ultimo posto tra tutte le aziende di trasporto pubblico italiane per la percentuale di passeggeri paganti qui non centra lo smog ma la capacità dei vertici aziendali. Solo il 17% degli incassi arriva dalla vendita dei biglietti e dagli abbonamenti ( Milano è al 60%). Purtroppo a Palermo pagano o il biglietto solo i fessi o la gente preferisce utilizzare il trasporto privato perché non ha fiducia di quello pubblico. Perciò caro sindaco o cambia i vertici dell’AMAT o trovi un diverso modo per ripianare i debiti di tale azienda.
Catasto urbano degli alberi… era anche ora!